Abstract: Il contributo affronta alcuni profili problematici del rapporto tra salute e riservatezza nell’e-health. In questo nuovo scenario il progresso scientifico è fortemente affidato a forme innovative e pervasive di trattamento e condivisione dei dati sanitari. La privacy subisce una trasformazione nel passaggio dalla tutela della sfera privata alla protezione del flusso di informazioni nell’ambiente digitale. Il Regolamento europeo sulla protezione dei dai n. 2016/679 (GDPR) ha introdotto un nuovo approccio che affida la regolamentazione anche a diverse forme di soft law. S’impone una riflessione congiunta sui temi del consenso (al trattamento terapeutico e al trattamento dei dati), della condivisione dei dati e sui profili di rilievo costituzionalistico della ricerca scientifica: salute, privacy e ricerca si pongono in una connessione reciproca sempre più forte. La deontologia e l’autoregolazione dei settori coinvolti assumono un ruolo di garanzia nel difficile bilanciamento tra salute e riservatezza. Alla comunità scientifica, poi, è affidato il compito di ricercare il suo stesso limite e di rendersi custode di un complesso equilibrio tra valori sempre più trasfigurati dall’innovazione tecnologica.
- Francesco Cirillo